Pop Art

Nella metà degli anni Cinquanta, negli USA si afferma una nuova tendenza artistica che, in opposizione all'espressionismo astratto dell'Action Painting, riporta l'oggetto al centro della composizione artistica.



La carica pessimistica dell'informale ha mostrato la sua distanza nei confronti di una società in rapida trasformazione, che si caratterizzava sempre più come società di massa dominata dai tratti positivi ed ottimistici del consumismo.

Ed è proprio dall'incontro tra arte e cultura dei mass-media che nacque la pop art. La sua nascita avviene negli Stati Uniti intorno alla metà degli anni ’50 con le prime ricerche di Robert Raushenberg e Jasper Johns. Ma l sua esplosione avviene soprattutto nel decennio degli anni ’60.

I maggiori rappresentanti di questa tendenza sono tutti artisti americani: Andy Warhol, Claes Oldenburg, James Rosenquist, Roy Lichtenstein ed altri. 

La Pop Art è decisamente il frutto della società e della cultura americana, una cultura largamente dominata dall'immagine, ma immagine che proveniva dal cinema, dalla televisione, dalla pubblicità, dal paesaggio urbano largamente dominato dai grandi cartelloni pubblicitari.
La pop art ricicla tutti questi messaggi in una pittura che rifà in maniera fredda ed impersonale le immagini proposte dai mass-media. Si va dalle bandiere americane di Jasper Johns alle bottiglie di Coca Cola di Warhol, dai fumetti di Lichtenstein alle locandine cinematografiche di Rosenquist.

Jasper Johns, Tre bandiere 1958


Andy Warhol, Marilyn Monroe, serigrafia, 1967



Claes Oldenburg, Floor Burger, 1962. Art Gallery of Ontario

Roy Lichtenstein, Look Mickey, 1961


James Rosenquist President Elect" 1960-61/1964 


La pop art documenta quindi in maniera precisa la cultura popolare americana (da qui quindi il suo nome, dove pop sta per diminutivo di popolare), trasformando in icone le immagini più note o simboliche tra quelle proposte dai mass-media
Per certi tratti può essere considerata un nuovo dadaismo, ma in essa infatti è assente qualsiasi intento dissacratorio, ironico o di denuncia.
Il più grosso pregio della pop art rimane invece quello di documentare, senza paura di sporcarsi le mani con la cultura popolare, i cambiamenti di valori indotti nella società dal consumismo

In sostanza un quadro di Warhol che ripete l’ossessiva immagine di una bottiglia di Coca Cola ci testimonia come quell'oggetto sia oramai divenuto un referente più importante, rispetto ad altri valori interiori o spirituali, per giungere a quella condizione esistenziale che i mass media propagandano come vincente nella società contemporanea.

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