L'arte di Roma antica - Seconda parte

I templi romani
I Romani apprendono dai greci l'uso degli stili dorici, ionici e corinzi, che non solo riutilizzano nei loro templi a pianta rettangolare, ma anche in quelli di forma circolare, che i Romani hanno potuto costruire grazie alla conoscenza dell'arco. Un'altra novità dei romani è uso della copertura a cupola.

 
Tempio romano Maison Carrée di Nimes in Francia. Si tratta di un tempio molto simile a quelli greci, ma con un basamento più alto e una scalinata di accesso.
 
I Romani realizzarono anche templi a pianta circolare, come il Tempio di Ercole Vincitore, grazie all'uso dell'arco e all'invenzione del calcestruzzo, un impasto di sabbia e pietre, che una volta indurito, diventa leggero e resistente
 
Il Pantheon è un tempio dedicato a tutti gli dei di forma circolare e con copertura a cupola. La cupola è costruita in calcestruzzo e ha un diametro e altezza pari a 44 metri. Fino alla invenzione del cemento armato è stata la cupola più grande del mondo.
All'esterno, sul lato di ingresso, il tempio ha un pronao (spazio davanti alla cella preceduto da colonne) di ordine corinzio. All'interno vi è un unico vano di forma circolare le cui pareti hanno delle nicchie che contenevano le statue degli dei.
La cupola interna è decorata a cassettoni in calcestruzzo, cioè dei riquadri che riprendono le travature in legno. ALla sommità vi è un'apertura circolare che illumina tutto l'interno.
Il Patheon per la sua perfezione e per la sua tecnica costruttiva innovativa ha rappresentato un modello per tutti gli architetti per molti secoli a seguire.

Spaccato assonometrico del Pantheon

Lo spaccato assonometrico è tecnica grafica fatta per mostrare gli interni di una chiesa o di un edificio storico. Si usa prevalentemente in architettura per mostrare sia la struttura esterna sia una parte degli interni.


Impalcature in legno utilizzate per la realizzazione della cupola in calcestruzzo

Il cemento romano (che a Roma si chiama comunemente malta) è composto di calce ottenuta per cottura e/o pozzolana. al cemento erano mescolati pezzi di pietra, diversa a seconda dell'uso del cemento: le pietre venivano tenute a mollo per giorni prima di essere inserite a forza nell'impasto.


Schema su come era stato costruito il Pantheon

Dall'arco alla cupola
Come detto i Romani hanno appreso la tecnica della costruzione ad arco dagli etruschi. Con questa tecnica, che era molto più sicura e versatile del sistema trilitico, i Romani potevano costruire opere architettoniche senza fine (o quasi) come gli acquedotti o circolari come il Colosseo (che vedremo la prossima lezione).
I Romani col tempo hanno ampliato la gamma delle costruzioni realizzabili partendo dall'arco a tutto sesto (arco perfettamente semircolare):
- la volta a botte, uno spazio chiuso più ampio ottenuto con la successione di tanti archi (questa tecnica la potete osservare nelle abitazioni del centro storico);
- la volta a crociera, ottenuta con l'incrocio di due volte a botte;
- la cupola è una copertura a semisfera che serviva per coprire grandi spazi circolari.



La città romana
Compiti per martedì 20 aprile: Leggere con attenzione pag. 102-103 e crea  una mappa sul quaderno simile a questa e che racchiuda le informazioni richieste:



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