L'arte di Roma antica - Seconda parte

La religione dei romani
La religione romana era politeista, con una vasta gamma di divinità che governavano ogni aspetto della vita e della natura. Molte di queste divinità furono riprese da quelle greche, assumendo nomi e attributi romani.

Tra le divinità principali troviamo:
- Giove (Zeus): Il re degli dei, dio del cielo, del fulmine e del tuono.
- Giunone (Hera): Regina degli dei, protettrice del matrimonio e della famiglia.
- Minerva (Atena): Dea della saggezza, della guerra strategica e dell'artigianato.
- Marte (Ares): Dio della guerra.
- Venere (Afrodite): Dea dell'amore, della bellezza e della fertilità.
- Apollo (Apollo): Dio della musica, della poesia, delle arti, del sole e della profezia.
- Diana (Artemide): Dea della caccia, della luna e degli animali selvatici.
- Mercurio (Hermes): Messaggero degli dei, dio del commercio, dei viaggiatori e dei ladri.
- Nettuno (Poseidone): Dio del mare, dei terremoti e dei cavalli.
- Cerere (Demetra): Dea dell'agricoltura, delle messi e della fertilità della terra.
- Vulcano (Efesto): Dio del fuoco, della metallurgia e dei fabbri.
- Vesta (Hestia): Dea del focolare domestico e della famiglia.

Divinità romane
Divinità romane


Oltre a queste divinità maggiori, i Romani veneravano anche numerose divinità minori, spiriti della natura (numina), divinità domestiche come i Lari e i Penati, e personificazioni di concetti astratti come la Pax (Pace) e la Victoria (Vittoria). La religione romana era profondamente integrata nella vita pubblica e privata, con rituali, sacrifici e templi dedicati alle varie divinità per assicurare il favore divino e la prosperità dello stato e delle famiglie.

I templi romani
I Romani apprendono dai greci l'uso degli stili dorici, ionici e corinzi, che non solo riutilizzano nei loro templi a pianta rettangolare, ma anche in quelli di forma circolare, che i Romani hanno potuto costruire grazie alla conoscenza dell'arco. Un'altra novità dei romani è uso della copertura a cupola.

 
Tempio romano Maison Carrée
Tempio romano Maison Carrée di Nimes in Francia. Si tratta di un tempio molto simile a quelli greci, ma con un basamento più alto e una scalinata di accesso.
 
Tempio di Ercole Vincitore
I Romani realizzarono anche templi a pianta circolare, come il Tempio di Ercole Vincitore, grazie all'uso dell'arco e all'invenzione del calcestruzzo, un impasto di sabbia e pietre, che una volta indurito, diventa leggero e resistente
 
Pantheon
Il Pantheon è un tempio dedicato a tutti gli dei di forma circolare e con copertura a cupola. La cupola è costruita in calcestruzzo e ha un diametro e altezza pari a 44 metri. Fino alla invenzione del cemento armato è stata la cupola più grande del mondo.
All'esterno, sul lato di ingresso, il tempio ha un pronao (spazio davanti alla cella preceduto da colonne) di ordine corinzio. All'interno vi è un unico vano di forma circolare le cui pareti hanno delle nicchie che contenevano le statue degli dei.
La cupola interna è decorata a cassettoni in calcestruzzo, cioè dei riquadri che riprendono le travature in legno. ALla sommità vi è un'apertura circolare che illumina tutto l'interno.
Il Patheon per la sua perfezione e per la sua tecnica costruttiva innovativa ha rappresentato un modello per tutti gli architetti per molti secoli a seguire.

Spaccato assonometrico del Pantheon
Spaccato assonometrico del Pantheon

Lo spaccato assonometrico è tecnica grafica fatta per mostrare gli interni di una chiesa o di un edificio storico. Si usa prevalentemente in architettura per mostrare sia la struttura esterna sia una parte degli interni.


Impalcature in legno utilizzate per la realizzazione della cupola in calcestruzzo


Cassettoni del Pantheon
Dettaglio della cupola con cassettoni trapezoidali del Pantheon

Nel giorno in cui Roma festeggia il suo compleanno, il 21 aprile, i raggi di luce penetrano nel Pantheon e, alle 12 precise, illuminano perfettamente la porta di bronzo d'ingresso, quella da cui oggi entrano i visitatori ma da cui, tanti anni fa, accedeva l'imperator

Cemento romano
Il cemento romano (che a Roma si chiama comunemente malta) è composto di calce ottenuta per cottura e/o pozzolana. 
Al cemento erano mescolati pezzi di pietra, diversa a seconda dell'uso del cemento: le pietre venivano tenute a mollo per giorni prima di essere inserite a forza nell'impasto.

Cemento romano

Schema di costruzione del Pantheon
Schema di costruzione del Pantheon


Il calcestruzzo romano
Capacità del calcestruzzo romano di "auto-ripararsi"



Dall'arco alla cupola
Come detto i Romani hanno appreso la tecnica della costruzione ad arco dagli etruschi. Con questa tecnica, che era molto più sicura e versatile del sistema trilitico, i Romani potevano costruire opere architettoniche senza fine (o quasi) come gli acquedotti o circolari come il Colosseo (che vedremo la prossima lezione).
I Romani col tempo hanno ampliato la gamma delle costruzioni realizzabili partendo dall'arco a tutto sesto (arco perfettamente semircolare):
- la volta a botte, uno spazio chiuso più ampio ottenuto con la successione di tanti archi (questa tecnica la potete osservare nelle abitazioni del centro storico);
- la volta a crociera, ottenuta con l'incrocio di due volte a botte;
- la cupola è una copertura a semisfera che serviva per coprire grandi spazi circolari.

Tipi di volte e cupole

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